Un’allerta alimentare è stata diffusa sul riso che viene acquistato al supermercato, in seguito ad analisi specialistiche del prodotto.
I risultati dei test non sono incoraggianti e rivelano la presenza di arsenico nei prodotti che tutti acquistiamo ogni giorno con livelli anche preoccupanti per la salute. Il riso è sicuramente parte, come la pasta, della nostra cucina. Facile da preparare, versatile ed economico.
Viene acquistato da tutti per insalate fredde, risotti, piatti caldi e viene dato anche ai bambini. Tuttavia questo esito da parte delle analisi di laboratorio determina enorme preoccupazione nella popolazione.
Allerta riso, contiene arsenico: cosa fare per evitare rischi
La rivelazione di arsenico nel riso è sicuramente da considerare, questo deriva normalmente dal suolo e dalle falde acquifere, riversato dalle attività come agricoltura e industria. La sostanza però è tossica per l’essere umano e da qui nasce appunto la preoccupazione.
Il riso è una pianta acquatica e quindi di base tende ad assorbire più arsenico delle altre, questo vuol dire che una parte dell’arsenico del terreno inevitabilmente finisce nel prodotto finale. Assumere molto arsenico può portare a problemi di colorazione della pelle, cardiovascolari, deficit del sistema nervoso, indebolimento del sistema immunitario, aumento del rischio di sviluppare il diabete, tumori.
Bisogna quindi valutare con attenzione quelli che sono i marchi che contengono livelli troppo altri di arsenico. Il riso coltivato in Asia ed Europa ha concentrazione inferiori rispetto a quello nelle altre zone del mondo. Per eliminare parte del problema è indispensabile lavare il riso prima di cuocerlo, così almeno si vanno ad eliminare le impurità in superficie. Meglio utilizzare abbondante acqua per la cottura affinché sfumi per quanto possibile.
È importante in generale diversificare, quindi non usare sempre e solo riso come non solo pasta, esistono tantissimi cereali dal grano alla semola, alla quinoa e si può cambiare sempre. Per tenere a bada le tracce di arsenico nel corpo bisogna anche fare attenzione a quella che è l’assunzione di altri alimenti contaminati, il riso infatti non è l’unico, tra questi ci sono pesce, succhi di frutta e acque minerali.
Con questi pochi e semplici accorgimenti si può fare la differenza e quindi minimizzare il rischio nel consumo. Valutare prodotti biologici o controllati chiaramente è ancor meglio anche se più dispendioso. Il riso è ricco di pesticidi e metalli pesanti, spesso i valori sono oltre il limite del consentito, tra i migliori prodotti individuati dai recenti studi ci sono (per quello carnaroli) Le stagioni d’Italia, Riso del Vo, Riso Almo e Coop che hanno ricevuto una valutazione eccellente negli ultimi test effettuati.