Diritto all’indennità di mensa e TFR, ci sono dei cambiamenti significativi grazie a una sentenza specifica. Tutti i dettagli in merito.
Una recente sentenza della Cassazione sta cambiando le prospettive dei lavoratori riguardo all’indennità di mensa e al Trattamento di Fine Rapporto (TFR).
Ma cosa significa davvero questa decisione e come influenzerà la vita dei dipendenti? Esploriamo insieme tutti i dettagli di questo aggiornamento.
Diritto all’indennità di mensa e TFR: cosa è cambiato? Tutti i dettagli
Prima di addentrarci in questo tema, è bene spiegare che cos’è l’indennità di mensa e come funziona. L’indennità di mensa è una somma di denaro che il datore di lavoro può erogare ai dipendenti in luogo del servizio di mensa aziendale. Questa prestazione non è obbligatoria ma è regolamentata dalla legge e dai contratti collettivi di lavoro.
L’indennità spetta ai dipendenti che non usufruiscono del servizio di mensa aziendale per varie ragioni. Come la mancanza di una mensa interna, l’inaccessibilità alla mensa per motivi di distanza o orari di lavoro, o perché si trovano in trasferta.
Quindi, come si calcola e come viene erogata? L’importo dell’indennità è stabilito dal contratto collettivo di lavoro. Di solito è basato sul costo medio di un pasto in una mensa collettiva. Viene erogata al dipendente insieme alla retribuzione mensile.
La domanda sorge spontanea, l’indennità di mensa incide sul TFR? Questo dubbio è oggetto di discussione, l’indennità di mensa influisce sul calcolo del TFR e recentemente è stato chiarito dalla Cassazione. La risposta è no. L’indennità di mensa non concorre al calcolo del TFR, poiché è considerata un emolumento non retributivo. La Cassazione ha ribadito questo principio con l’ordinanza n. 7181 del 18 marzo 2024. Escludendo l’indennità di mensa dai calcoli degli istituti di retribuzione indiretta o differita.
La sentenza si è basata su un caso specifico che coinvolgeva un ospedale e un infermiere professionista. La questione principale riguardava l’inclusione dell’indennità di mensa nel calcolo del TFR per un periodo antecedente al 31 dicembre 2001. La Corte d’Appello aveva inizialmente deciso per l’inclusione, ma la Cassazione ha corretto questa interpretazione, sottolineando che le modifiche contrattuali nel settore sanitario non prevedevano tale inclusione.
La sentenza, però, offre anche spazio all’autonomia negoziale. Consentendo alle parti sociali di convenire diversamente nel contratto collettivo o individuale. Ciò significa che, se pattuito, l’indennità di mensa potrebbe essere inclusa nel calcolo del TFR o di altri istituti retributivi.
La sentenza della Cassazione rappresenta un importante chiarimento normativo. Che cambierà la vita dei lavoratori riguardo all’indennità di mensa e al TFR. Garantisce chiarezza e certezza in termini giuridici, offre anche spazio per negoziati più flessibili tra le parti sociali.