Inps con un comunicato stampa annuncia l’avvio dei tre nuovi bonus che saranno a beneficio di lavoratori e lavoratrici dipendenti, mentre per gli autonomi no.
Tra gli obiettivi del Governo c’è quello di aumentare il potere d’acquisto incrementando le buste paghe, e per aumentare il reddito netto sono state ideate diverse misure.
In sostanza, si tratta di alcune forme di decontribuzione, che però nel concreto vanno a “regalare” più soldi a fine mese in busta paga. Ecco di cosa si tratta nello specifico.
Le misure messe in campo dal Governo Meloni faranno sì che le buste paga dei lavoratori e lavoratrici saranno più alte, grazie a tre mosse a carattere decontributivo, il cui onere sarà ripartito tra lo Stato e le aziende.
In sostanza, dunque, abbiamo il Bonus Mamma e il Bonus Meloni che saranno a carico dell’INPS, mentre i Fringe Benefit saranno a carico dei datori di lavoro.
Partiamo spiegando come funziona il Bonus Mamme; riguarda le madri lavoratrici che hanno un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (restano escluse le madri lavoratrici con contratti a tempo determinato e quelle che operano nel comparto domestico seppur a contratto) che per il 2024 godranno della decontribuzione piena sulla busta paga. Ciò si traduce in un aumento di circa 250 euro al mese, che spetta fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più grande in caso la madre lavoratrice abbia tre figli. Se i figli sono 2, la decontribuzione spetta fino al compimento del decimo anno del figlio più grande.
Passando al Bonus Meloni, ricordiamo che anche questo si concretizza sotto forma di decontribuzione. Più nello specifico,
Esattamente come per il Bonus Mamme, ciò si traduce in un aumento della busta paga. Il Bonus Mamme però si ottiene dando al datore di lavoro un’autocertificazione, mentre il Bonus Meloni è automatico in busta paga.
Arriviamo poi ai Fringe Benefit, quelli erogati dai datori di lavoro. Le aziende possono sfruttare l’esenzione fiscale sui benefit dati ai dipendenti, che per quest’anno salgono a 1000 euro e 2000 per i lavoratori con figli. Questo significa che l’azienda può erogare in busta dei bonus per aiutare i dipendenti a pagare – ad esempio – le bollette della luce, l’affitto o le rate del mutuo.
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